A Sinistra, in Italia

 

Dopo l'avvento al potere di Matteo Renzi, prima come Segretario del Partito Democratico e poi come Presidente del Consiglio dei Ministri, ritengo che sia sempre più evidente la necessità di ricostruire un forte e grande partito della sinistra, alternativo alle logiche neo-liberiste che si stanno continuando ad adottare.

Abbattimento dei diritti dei lavoratori mediante il Jobs Act, mantenimento della legge Monti-Fornero che ha innalzato ad un livello altissimo (70 anni) l'età pensionabile (con ovvie ripercussioni sulla disoccupazione giovanile), abolizione dell'IMU sulla prima casa anche alle fasce più ricche della società con conseguenti minori introiti nelle casse dello Stato (e inevitabili tagli ai Comuni e alle Regioni, soprattutto su sanità e trasporti), aumento della soglia del contante da 1000 a 3000 euro nelle transazioni economiche, manovra controproducente in una nazione in cui l'evasione fiscale, vero cancro del sistema, è a livelli record in Europa.

Tutti questi provvedimenti, come ben sappiamo, hanno costituito per anni i cavalli di battaglia di Silvio Berlusconi e della destra; oggi sono diventati triste realtà grazie ai voti del PD e dei suoi alleati in Parlamento  (Alfano, Verdini, Formigoni, Bondi ecc. , ovvero tutte personalità di spicco che, anni fa, erano non casualmente al potere con Forza Italia).

Diventa quindi urgente contrapporre a questa visione della società un'altra, basata su una diversa idea di capitalismo, più attento all'equità sociale, alla giustizia, ai diritti delle persone. Una visione che dichiari ad esempio inaccettabile che, nel nostro paese, il 50% della ricchezza nazionale sia detenuto dal 10% della popolazione!

Più lavoro (magari immaginando, in futuro, anche forme di redistribuzione dello stesso mediante riduzione dell'orario, come fatto in Francia e in diversi paesi del nord Europa), meno evasione fiscale, più investimenti in ricerca e sviluppo (solo lavori e prodotti più qualificati possono competere sul mercato internazionale, mentre la concorrenza sui diritti dei lavoratori o sul relativo salario ci porterà, inevitabilmente, a perdere contro i nuovi colossi Cina e India).

Queste politiche non le farà l'attuale PD di Matteo Renzi!

D'altro canto, sono convinto che il populismo demagogico del Movimento 5 Stelle, incapace di tradurre la protesta in proposta di Governo e caratterizzato inoltre dall'assenza di democrazia interna, non costituisce una credibile e auspicabile alternativa.  

Il 2016 dovrebbe dunque segnare la nascita di Sinistra Italiana, nuovo partito nazionale che intende rappresentare queste ed altre idee, dimostrando non solo che sinistra e destra non appartengono soltanto al mondo del passato, come qualcuno (di destra, anche senza saperlo) dice, ma che nel nostro paese, a sinistra del PD, esistono tanti elettori che vanno rappresentati (mentre oggi, spesso, non si recano alle urne).

Mi auguro che questo progetto, avviato già in Parlamento grazie a "Sinistra, Ecologia e Libertà" e ai fuoriusciti del PD, vada velocemente in porto.

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Ho trattato alcuni di questi argomenti, nel corso degli ultimi anni, sul mio blog pubblicato dal quotidiano Fanpage.it. Le "parole chiave", elencate sotto, rimandano ai rispettivi articoli:

sinistra e destra, Matteo Renzi, Sinistra Italiana - a sinistra del PD, tasse, riduzione delle tasse, pensioni, redistribuzione della ricchezza, riduzione dell'orario di lavoro e sua redistribuzione, qualunquismo e Beppe Grillo

                                               

Candidatura alle Elezioni Amministrative di Napoli del 5 Giugno 2016

                       

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